Efficacia dei tocotrienoli misti orali nella neuropatia diabetica periferica
La gestione della neuropatia diabetica periferica dolorosa rimane difficile. La maggior parte delle terapie fornisce sollievo sintomatico con vari gradi di efficacia.
I tocotrienoli hanno effetti modulatori sulla via della neuropatia e possono ridurre i sintomi neuropatici con le loro attività antiossidanti e antinfiammatorie.
È stata valutata l'efficacia dei tocotrienoli misti per via orale nei pazienti con neuropatia diabetica periferica.
Lo studio VENUS ( Vitamin E in Neuroprotection Study ) è stata una sperimentazione parallela, in doppio cieco, controllata con placebo che ha reclutato partecipanti dal 2011 al 2014, con 12 mesi di follow-up.
Lo studio ha esaminato 14.289 pazienti con diabete mellito di 6 cliniche e ambulatori di 5 ospedali pubblici in Malesia.
In totale 391 pazienti che hanno riportato sintomi neuropatici sono stati ulteriormente valutati con la scala TSS ( Total Symptom Score ) e la scala NIS ( Neuropathy Impairment Score ).
Sono stati reclutati pazienti di 20 anni o più con un punteggio TSS di 3 o superiore e un NIS di 2 o superiore.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere 200 mg di tocotrienoli misti due volte al giorno o un placebo per 12 mesi.
I pazienti con iperomocisteinemia ( livello di omocisteina maggiore o uguale a 2.03 mg/l ) hanno ricevuto Acido Folico per via orale 5 mg una volta al giorno, e Metilcobalamina 500 mg tre volte al giorno, in entrambi i gruppi.
L'esito primario era la neuropatia riferita dal paziente mediante la scala TSS ( dolore lancinante, bruciore, parestesia e insonnia ) a 12 mesi.
I risultati secondari erano i valori alla scala NIS e il risultato del test di conduzione del nervo sensoriale.
Sono stati reclutati 300 pazienti ( 130 maschi, 43.3%, età media, 57.6 anni, durata media del diabete, 11.4 anni ) e 229 ( 76.3% ) hanno completato lo studio.
Le variazioni di TSS tra i gruppi tocotrienoli e placebo a 12 mesi ( -0.30, P=0.49 ) erano simili.
Non sono state riscontrate differenze significative nel punteggio NIS ( 0.60; P=0.53 ) e nelle valutazioni del test di conduzione del nervo sensoriale tra i due gruppi.
Nelle analisi dei sottogruppi post hoc, i tocotrienoli hanno ridotto il dolore lancinante nei pazienti con livelli di emoglobina A1C ( emoglobina glicata ) superiori all'8% ( P=0.03 ) e normo-omocisteinemia ( livello di omocisteina inferiore a 2.03 mg/l; P=0.008 ) a 1 anno.
Gli eventi avversi gravi in entrambi i gruppi sono stati simili, a parte il fatto che sono state osservate più infezioni nel gruppo dei tocotrienoli ( 6.7% vs 0.7%, P=0.04 ).
In conclusione, l’integrazione di tocotrienoli misti orali, 400 mg/die per 1 anno, non ha migliorato i sintomi neuropatici complessivi.
Le osservazioni preliminari sul dolore lancinante tra i sottogruppi di pazienti richiedono ulteriori approfondimenti. ( Xagena2018 )
The Vitamin E in Neuroprotection Study ( VENUS ) Investigators, JAMA Neurol 2018; 75: 444-452
Neuro2018 Endo2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Potenziali mediatori della neuropatia periferica indotta da Oxaliplatino nella terapia adiuvante nel tumore del colon in stadio III: studio CALGB Alliance/SWOG 80702
Sono state valutare le associazioni indipendenti e interattive di durata del trattamento pianificato, uso di Celecoxib, attività fisica, indice di...
Brentuximab vedotin più Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina per linfoma di Hodgkin: incidenza e gestione della neuropatia periferica
Brentuximab vedotin ( BV; Adcetris ) in combinazione con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina ( AVD ) è sempre più utilizzato...
Metabolismo lipidico e della serina nella malattia maculare e nella neuropatia periferica
Identificare i meccanismi delle malattie con modelli ereditari complessi, come la teleangectasia maculare di tipo 2, è una sfida. In...
Effetti della AcetilCarnitina e della MetilCobalamina sulla neuropatia diabetica periferica
Uno studio ha valutato l'efficacia e la sicurezza dell'acetil-L-Carnitina ( AcetilCarnitina; Acetil-L-Carnitina ) sulla neuropatia periferica diabetica rispetto alla MetilCobalamina. Uno...
Associazione di una variante genetica ereditaria con neuropatia periferica correlata a Vincristina in bambini con leucemia linfoblastica acuta
Con tassi di guarigione dalla leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) superiori all’85%, vi è la necessità di ridurre la...
Diabete mellito di tipo 2: l’aumento della rigidità aortica predice il futuro sviluppo e la progressione della neuropatia periferica
La neuropatia diabetica periferica è una complicanza microvascolare cronica che è fortemente associata a uno scarso controllo glicemico e anche...
L'Acido alfa-Lipoico orale non previene la neuropatia periferica indotta da chemioterapia con regimi contenenti Cisplatino o Oxaliplatino
La neuropatia periferica indotta dalla chemioterapia è spesso un fattore limitante la dose nel trattamento antitumorale e può causare dolore...
Fulranumab per il trattamento del dolore da neuropatia periferica diabetica
È stata valutata l'efficacia e la sicurezza di Fulranumab, un anticorpo monoclonale interamente umano contro il fattore di crescita dei...
Neuropatia periferica indotta da Bortezomib e Talidomide nel mieloma multiplo
E’ stata effettuata una sottoanalisi dello studio GIMEMA-MMY-3006 per caratterizzare la neuropatia periferica emergente dal trattamento nei pazienti randomizzati a...